venerdì 9 settembre 2011

NUOVO TEATRO AL CASTELLO: QUALCHE PERPLESSITA’ SULLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO PINO

In riferimento all’articolo sui lavori in corso al Castello di Milazzo, apparso oggi sulla “Gazzetta del Sud” a firma di Andrea Italiano, suscitano qualche perplessità le dichiarazioni rilasciate in consiglio comunale dal sindaco di Milazzo.

«Passando a un tema molto contestato in città – si legge nell’articolo - con riferimento alla localizzazione del teatro prevista in altra area, Pino ha spiegato che l'area sino allo scorso anno utilizzata per il teatro all'aperto, potrebbe essere pure oggetto di scavi, e che comunque, la nuova ubicazione lascia prevedere intanto un aumento dei posti, il possibile utilizzo di sale adiacenti, il recupero del rivellino che darebbe accesso, mediante ascensori, anche ai portatori di handicap».

Da quanto si legge sembrerebbe che la nuova ubicazione della struttura teatrale venga motivata con la previsione di scavi archeologici nell’area che attualmente ospita il vecchio teatro, il quale conseguentemente si renderebbe indisponibile ad ospitare in futuro spettacoli teatrali. Non viene precisato però che gli scavi archeologici sono previsti anche nell’area del nuovo teatro, che potrà essere impiantato solo previa esecuzione delle opportune indagini archeologiche.

Suscita inoltre perplessità la necessità di disporre di un numero di gran lunga maggiore di posti a sedere, rispetto a quelli già disponibili col vecchio “Teatro al Castello”, che negli ultimi quindici anni quasi mai ha registrato il tutto esaurito, vista la scadente offerta di spettacoli programmati nei cartelloni estivi allestiti dalle amministrazioni comunali che si sono avvicendate in questi ultimi anni. Non si comprende dunque la necessità di ulteriori posti a sedere, se si considera che, soprattutto in questi anni di sforamento del patto di stabilità e di serie difficoltà per le casse comunali, difficilmente assisteremo a concerti di James Brown  e Sarah Vaughan, tipici dei fasti dell’era Merliniana.

Apprezzabile la previsione progettuale che favorisce, attraverso ascensori ed in prossimità del rivellino centrale, un agevole accesso ai portatori di handicap, ma sarebbe opportuno sapere anche come faranno i camioncini adibiti al trasporto delle scenografie a raggiungere il palcoscenico, visto che la sede prevista per il nuovo teatro è attorniata dagli scavi archeologici eseguiti coi lavori ancora in corso.

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