domenica 2 ottobre 2011

QUEL CASTELLO AL VERDE COME LE CASSE COMUNALI

Proposta dallo scrivente, l'illuminazione tricolore delle antiche mura avrebbe dovuto rappresentare un omaggio quotidiano, sino al prossimo 4 novembre, del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Così non è stato, visto che è saltato ancora una volta il nuovissimo impianto d'illuminazione della cinta spagnola installato in occasione dei recenti e costosissimi lavori di “restauro”. Risultato: attualmente il Castello è illuminato la sera soltanto con luce verde.

Riparato alla vigilia della predisposizione dello stesso effetto tricolore (16 marzo 2011), l’impianto, costituito da potenti fari a luce bianca, si è guastato ancora una volta alla vigilia dell’estate appena conclusa. Da allora attende ancora di essere riparato. Carenze ed inefficienze di un apparato politico-burocratico, il quale, lungi dall’essere in grado di affrontare la manutenzione ordinaria del più importante bene culturale cittadino, si lancia in improbabili quanto faraonici progetti di fruizione dell’antico maniero, poco rispettosi della storia e dell’identità dei luoghi. Come gli oltre tre milioni di euro preventivati per costruire un nuovo teatro all’aperto che comprometterebbe irrimediabilmente la preziosa campagna di scavi fin qui condotta dalla sezione archeologica della Sovrintendenza di Messina, distraendo peraltro ingenti risorse finanziarie che invece avrebbero potuto essere utilmente investite per restaurare pregevoli ambienti del Quattrocento e del Cinquecento, sino ad ora esclusi da qualsivoglia intervento di restauro.

L’ottusità di tecnici ed amministratori comunali - e non solo - con tutta probabilità avrà la meglio. Costruiranno il loro faraonico nuovo teatro all’aperto e poi, quando ancora una volta si dovrà affrontare il delicato tema delle manutenzioni ordinarie, lo faranno lentamente marcire, come hanno fatto lentamente morire il precedente “Teatro al Castello”, abbandonato alle intemperie senza alcun intervento di manutenzione che ne evitasse lo sfascio. Così come è successo anche per il PalaDiana. E così come sta succedendo per gran parte dei lavori eseguiti recentemente all’interno dello stesso Castello, dove costosissime apparecchiature installate da oltre un anno e mezzo, senza mai essere state messe in funzione, stanno gradualmente deteriorandosi.

Oggi le antiche mura del Castello, a chi le osserva anche dai comuni limitrofi, mostrano mestamente soltanto il verde della nostra bandiera. E se quell’unico colore non rappresenta più quell’omaggio quotidiano al 150° che si intendeva perseguire, certamente comunica ogni giorno che passa un altro ma altrettanto importante messaggio: la penuria delle finanze comunali o forse - ipotesi più convincente - la scarsa sensibilità per il bene culturale più importante della Città da parte di chi ci amministra.

Al link seguente, una foto del Castello tricolore risalente al marzo scorso:
http://www.panoramio.com/photo/49678488

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