mercoledì 15 giugno 2011

CASTELLO: FINALMENTE UN ATTO DI CIVILTA’

Con un ritardo di quindici giorni rispetto alla data di pubblicazione dell’articolo-denuncia apparso sulla Gazzetta del Sud, è stato finalmente affisso nel portale d’ingresso della cittadella fortificata il cartello bilingue recante gli orari di visita, l’assenza del quale aveva generato in più d’una occasione un imbarazzante disservizio con i turisti che in questi giorni sempre più numerosi si recano al Borgo per visitare l’antico maniero.

Prima un gruppetto di turisti di lingua inglese, poi una giovane coppia, sono stati vittima, in questi ultimi giorni, della macroscopica disorganizzazione - in materia di accoglienza - di una città, la cui tanto decantata vocazione turistica stenta a decollare. Ne fa fede il lungo lasso di tempo - ben due settimane - trascorso dalla comunicazione inoltrata dallo scrivente relativamente all’assenza di cartellonistica indicante gli orari di visita e l’apposizione del cartello medesimo (due semplici fogli A4 stampati con Microsoft Word). Ma, come si suol dire, meglio tardi che mai.

Questi i nuovi orari adottati dall’Amministrazione Comunale per il periodo estivo, quello di maggiore affluenza turistica: 9,30 – 12,30 al mattino; 17,00 – 20,00 nel pomeriggio. Il lunedì il complesso fortificato resterà chiuso l’intera giornata. Attualmente, a causa degli eterni lavori in corso (anche se per lunghi periodi di tempo entro le recinzioni del cantiere non si vede lavorare nessun operaio), sarà possibile visitare il solo Duomo antico, l’edificio architettonicamente più interessante di Milazzo e non solo, all’interno del quale - precisamente nei locali della Sacrestia - si potrà ammirare la mostra permanente allestita dalla Società Milazzese di Storia Patria sui reperti rinvenuti all’interno del complesso fortificato (antiche monete, bottoni di divise militari, pipe e fischietti in terracotta, medagliette devozionali e, tra l’altro, la riproduzione dell’orribile “gabbia di Milazzo” rinvenuta nel 1928). Tanto l’ingresso al Duomo quanto quello alla mostra di reperti sono gratuiti.

A questo punto, sia per tutelare l’utenza che per salvaguardare l’immagine turistica della nostra Milazzo, sarebbe opportuno evitare il ripetersi di altri spiacevoli disservizi più volte lamentati dallo scrivente e registratisi la scorsa estate all’interno della cittadella fortificata, dall’indecente sporcizia dei servizi igienici alle erbacce che ricoprivano interamente l’area archeologica nascondendola all’osservazione dei turisti

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