martedì 19 luglio 2011

LETTERA APERTA A SOVRINTENDENTE, SINDACO, DIRIGENTE LL.PP. E ASSESSORE BB. CC.

Oggetto: città murata di Milazzo - richiesta interventi al pian terreno del bastione di S. Maria.

Desidero portare alla Vs. attenzione uno dei luoghi più affascinanti della cittadella fortificata di Milazzo, il pian terreno del bastione di S. Maria, ignoto ai più, persino agli addetti ai lavori, che di conseguenza lo escludono sistematicamente da qualsivoglia intervento di restauro. Si tratta di un ambiente unico e suggestivo. Attualmente vi si accede da una cannoniera, essendone stato murato l'accesso interno. Ha quasi l'aspetto di un'odierna galleria autostradale, molto meno grande di quest'ultima, ma buio e tetro, piuttosto inquietante...

I suoi numerosi condotti di forma circolare (i cosiddetti catusi), che dal piano di calpestio si dirigono verso il sottosuolo, tradiscono la presenza nello stesso sottosuolo di un’inesplorata galleria di contromina. Proprio da tali catusi venivano iniettate sostanze tossiche in grado di uccidere il nemico eventualmente penetrato nella sottostante galleria di contromina. Superfluo sottolineare che tale galleria di contromina, unitamente all’altra presente nel bastione delle Isole, richiama i canoni progettuali dell’ingegnere militare bergamasco Antonio Ferramolino, attivo nel Cinquecento anche a Milazzo.

La presenza di una cannoniera, che oggi permette di accedere in questo ambiente, giustifica la presenza di camini di aerazione lungo il soffitto. Lo scopo di tali camini - oggi murati - era appunto quello di favorire, oltre all'illuminazione del locale, la fuoriuscita dei fumi prodotti dalle artigliere.

Il locale in questione - unico e suggestivo, conviene ripeterlo - è stato inspiegabilmente lasciato fuori dai recenti interventi di manutenzione. Addirittura i tecnici addetti ai lavori - tra gli altri l'ing. Clemente - ne ignoravano l'esistenza ed anzi hanno ringraziato lo scrivente per averlo portato alla loro attenzione attraverso comunicazione scritta, regolarmente protocollata, corredata di servizio fotografico ed inoltrata al sindaco pro-tempore ed al direttore dei lavori arch. Bonarrigo in data 3 giugno 2009. Nonostante tale segnalazione, intervenuta nel corso dei lavori, non è stato comunque eseguito alcun intervento al fine di recuperare questo ambiente, uno dei più affascinanti dell’intera città murata. Un vero peccato.

Ciò premesso, si chiede pertanto alle SS. VV. di evitare che il suddetto pian terreno venga, come in passato, escluso dal progetto esecutivo in corso di redazione (a cura degli arch. A. Giardina e C. Dragà, come da incarico conferito giusta determina dirigenziale n. 95/11) per l’esecuzione dei prossimi lavori di completamento della cittadella fortificata, per i quali è stata avanzata apposita richiesta di finanziamento pari a sei milioni di euro (PISU, “Horus Milae” di cui all’asse VI “sviluppo urbano sostenibile, come da deliberazione di giunta comunale n. 176/2010 e successive mm.ii.).

Si consiglia in particolare di eseguire almeno i seguenti interventi: ripristinare - al piano superiore - l'accesso murato che consente di accedere a tale pian terreno. Ripristinare altresì l'accesso che dal pian terreno conduce alla sottostante galleria di contromina, di cui i diversi catusi visibili lungo il piano di calpestio attestano l'esistenza. Che almeno si rendano tali locali comunicanti col resto del bastione, demolendo le murature che ostruiscono gli accessi, ripristinando inoltre i camini d'aria che sboccano alla terrazza dello stesso bastione, in modo tale da restituire al pian terreno aria e luce.

     

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