lunedì 11 luglio 2011

REPERTI IN MOSTRA AL CASTELLO DI MILAZZO

Notevole affluenza di pubblico in questi giorni alla mostra denominata «Frammenti di quotidianità nella città murata - rinvenimenti fortuiti di epoche diverse», allestita dalla Società Milazzese di Storia Patria nella Sacrestia del Duomo antico. Si tratta di un’esposizione permanente di preziosi reperti rinvenuti perlopiù nel triennio 2003/05 entro il perimetro murario della cittadella fortificata, una nutrita serie di rinvenimenti che alcuni soci del sodalizio (Enzo Giuffrè, Giovanni Lo Presti e Massimo Tricamo), coordinati dall’intelligente e sapiente guida di Carmelo Fulco, studioso dell’archeologia milazzese, hanno pazientemente raccolto in superficie senza scavare un solo metro di terra e con la previa autorizzazione degli enti preposti.

La mostra permanente - allestita in collaborazione col Comune di Milazzo e la Sovrintendenza ai BB. CC. e AA. di Messina e rinnovata anche quest’anno per soddisfare le esigenze dei turisti che in questi giorni numerosissimi visitano il Castello - raccoglie qualche centinaio di antichissime monete databili tra l'età greca e gli anni più recenti del Regno d'Italia (tra gli esemplari più preziosi la moneta mamertina raffigurante il Dio Adranos, risalente al III sec. a. C., ed il Trifollaro normanno di Ruggero I coniato nell’XI sec.), fischietti e pipe in terracotta, bottoni di indumenti civili e militari, proiettili, pietre focaie, ditali, medagliette devozionali ed una serie infinita di frammenti di stoviglie che testimoniano millenni di vita quotidiana all'interno della cittadella fortificata: un patrimonio notevole, un evento culturale senza precedenti che, senza alcun onere per le casse comunali, ha straordinariamente arricchito il percorso di visita all'interno del complesso monumentale.

Tra i reperti in mostra anche la riproduzione dell’orribile «Gabbia di Milazzo», terribile strumento penitenziario oggi custodito presso il Museo Criminologico di Roma.

Allestita nell’estate 2005, sotto la direzione di Girolamo Fuduli, la mostra, nata quale esposizione temporanea e divenuta via via permanente, rappresenta il primo nucleo dell’auspicato Museo della Città Murata, da allestire in uno dei numerosi vasti ambienti recuperati nel corso dei recentissimi lavori. E’ aperta durante gli orari di visita al Castello. L’ingresso è gratuito.

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